Domanda. "E lei da che parte si colloca?"
Risposta: "Non sono collocabile. Diciamo che sono anomalo. Non è che io non creda in niente, ma quando hai trovato, non hai più bisogno di credere. Io sono persuaso che creatore e creato siano Uno. E che quell’Uno è Dio. - Vittorio Marchi - Ho sempre creduto alla potenza intrinseca delle parole... Usate con il loro valore d'uso quotidiano, ridotte di significato, stravolte e utilizzate impropriamente, trasportano comunque e sempre il potenziale e l'energia con le quali sono state "pensate", e quando pronunciate, creano legami tra la nostra mente e vaste aree di quello che si può chiamare "lo sconosciuto". Se non se ne conosce il significato autentico, il risultato è la frustrazione, lo smarrimento e un senso di separazione. Se interroghiamo l'etimologia della parola nel famoso "Vocabolario Etimologico della lingua italiana" di Ottorino Pianigiani, nel termine "guarire" scopriamo che: nel significato più limitato che gli diamo oggi vale "far tornare in sanità chi è malato" che corrisponde al verbo latino sanare o convalescere ; mentre in antichità significava "Preservare, Difendere, Salvare dal male" attraverso l'osservazione, il guardare, il diventare consapevoli. Vediamo ora il termine "osservare" : dal latino ob-servare, Considerare, Guardare diligentemente tanto con gli occhi fisici che con quelli della mente. Franco Rendich nel "Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indo-europee", ipotizza una radice ancora più antica dando origine ai termini "splendere", "rivolgere gli occhi alla luce". Quindi riflettendo sul significato etimologico, guarire rimanda all'atto di osservare attraverso una consapevolezza più profonda volgendo lo sguardo verso la "Luce". ...............
"Di fatto, un guaritore non è veramente un guaritore, perché non c'è niente che lui faccia. La guarigione accade attraverso di lui, lui deve solo annullarsi. Essere un guaritore significa proprio non essere. Meno ci sei tu, meglio la guarigione può accadere. Più ci sei tu, più il passaggio è bloccato. È Dio, o il Tutto, o comunque tu preferisci chiamarlo, il Guaritore. È la Totalità a guarire. Una persona malata è semplicemente qualcuno che ha creato dei blocchi tra sé e il Tutto, c'è una sconnessione. La funzione del guaritore è di riconnettere, di ricreare quel collegamento. Ma quando dico che la funzione del guaritore è di riconnettere, non intendo che il guaritore debba fare qualche cosa. Il guaritore è solo una funzione, chi fa è Dio, è il Tutto… Entra in quel contesto con profonda umiltà: abbi un profondo rispetto per il paziente. Mentre lo curi, metti a disposizione tutto il tuo sapere e diventa semplicemente un tramite per l’Energia di guarigione del Divino. Allora guarire diventa quasi un'esperienza di preghiera, un'esperienza di Dio, dell'Amore, del Tutto." “Il Guaritore" - Osho - ............... ...ecco alcune definizioni: |
|
La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità". - O.M.S 1948 - |
|
Ma allora quale strada seguire....e guarire/osservare da/che cosa?
A questa domanda ognuno di noi può dare una diversa risposta in conseguenza ad un'altra domanda:
"In base a ciò che senti...cos'è per te la malattia?
"In base a ciò che senti...cos'è per te la malattia?
"La malattia è un'alterazione dello stato fisiologico dell'organismo capace di ridurre,
modificare negativamente o persino eliminare le funzionalità normali del corpo."
Cosa faccio
"La malattia è quella patologia/alterazione che si situa tra il corporeo e lo psichico,
con produzione di una sintomatologia di tipo funzionale ed organico in cui è
possibile ravvisare una origine psicologica."
?......Cosa faccio......?
"La malattia è quel blocco, quell'interferenza che ci tiene separati dalla perfezione
dell'Universo"
Cosa faccio
modificare negativamente o persino eliminare le funzionalità normali del corpo."
Cosa faccio
"La malattia è quella patologia/alterazione che si situa tra il corporeo e lo psichico,
con produzione di una sintomatologia di tipo funzionale ed organico in cui è
possibile ravvisare una origine psicologica."
?......Cosa faccio......?
"La malattia è quel blocco, quell'interferenza che ci tiene separati dalla perfezione
dell'Universo"
Cosa faccio